"NO MORE": insieme contro la violenza

2017 04 06 11.08.17 2 min

Giovedì 6 aprile presso il Liceo “I. Vian” di Bracciano si è svolta la seconda parte del progetto “NO MORE”, contro la violenza verso le donne, rivolto agli studenti. Dopo la realizzazione, nel novembre scorso, dello spettacolo “NO MORE”, in cui Generazione Musica ha coinvolto gli studenti del liceo rendendoli parte attiva, nella seconda parte del progetto è stata data una restituzione ai ragazzi rispetto ai loro lavori artistici ed è stata presentata la rete territoriale dei diversi servizi ed Istituzioni a cui si può rivolgere la donna in stato di difficoltà.

Erano presenti all’incontro, moderato dal dr. Alessandro Lembo presidente dell’associazione Generazione Musica e dalla dott.ssa Simona Di Paolo referente delle politiche di genere del nostro distretto, i rappresentanti dei servizi del territorio e della scuola ospitante:

- Per il Liceo Vian: la dirigente della scuola, dott.ssa Stefania Chimienti, e gli insegnanti, prof.ssa Francesca Salice e prof. Aldo Falanga, referenti dei progetti socio-sanitari.

- Forze dell’Ordine, Compagnia Carabinieri di Bracciano: capitano Alessandro Papuli e maresciallo Fabrizio Salamone.

- Sportello per la Famiglia del distretto ROMA 4.3: dott.ssa Sabrina Torti (Responsabile del servizio), dott.ssa Maria Grazia Di Pietro, dott.ssa Filena Cerza.

- Sportello Antiviolenza – Differenza Donna: dott.ssa Sabrina Frasca (Responsabile del servizio), dott.ssa Alessia D’Innocenzo.

- Comune di Bracciano che ha patrocinato l’evento: Assessore ai servizi sociali dott.ssa Roberta Alimenti e Consigliere con delega alle politiche di genere dott.ssa Nadia Alice Nesi.

Gli interventi hanno avuto come obiettivo l’approfondimento del tema della violenza dal punto di vista psicologico, sociale, legale e le diverse opportunità che esistono ad oggi sul territorio per poter chiedere aiuto, anche e soprattutto nel capire e decodificare nell’ambito di una relazione sentimentale già dalle prime avvisaglie, indicatori che segnalano comportamenti ed espressioni violente e non rispettose della libertà della persona. Dopo gli interventi dei relatori si è sviluppato un ricco dibattito con numerose domande da parte dei giovani che hanno messo in evidenza ancora una volta come questa tematica sia coinvolgente e tristemente attuale. Crediamo che questo evento abbia evidenziato che il terreno dove realizzare un cambiamento culturale sia la realtà giovanile sempre pronta a cogliere con sollecitudine l’esigenza dei tempi e la necessità di cambiamento di modelli che hanno condotto la nostra società a comportamenti violenti senza precedenti. La presentazione della “rete” istituzionale con la presenza delle persone che concretamente si occupano giornalmente di queste problematiche crediamo sia stata di sostanziale importanza nel generare fiducia nelle istituzioni e nei servizi che operano nel nostro territorio. Ciò che resta a noi dopo questo lungo e impegnativo progetto è la sensazione che la realtà giovanile attuale sia ben attrezzata e motivata per un percorso che, attraverso il riconoscimento e il cambiamento di modelli culturali deleteri che inducono alla violenza, possa rivolgersi e fare propri i valori che educano al rispetto totale verso ogni nostro simile che incontriamo nel percorso di ogni giorno.